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      Rispose a questo donna Rodrighez che stava nella conversazione:
      - Tiene la duchessa, signora mia, al suo servigio matrone che potrebbero essere contesse quando fossero favorite dalla fortuna; ma le cose seguono il loro destino, e non osi alcuno mormorare delle matrone, e molto meno se sono vecchie e donzelle, che quantunque io non mi trovi in tal caso, pure so ed ho presente la prevalenza delle matrone donzelle sopra le matrone vedove; e, come suol dirsi, chi ci ha tosate, rimase al fine del conto colle forbici in mano.
      - Contuttociò, replicò Sancio, vi è da tosare tanto nelle matrone (per quanto diceva il mio barbiere) che sarebbe meglio non rimescolare altro questa faccenda perché la pute.
      - Sempre gli scudieri, soggiunse donna Rodrighez, sono stati dichiarati nemici nostri, che come quelli che sono i folletti delle anticamere, e ci hanno di continuo sott'occhio, negl'intervalli nei quali non dicono la corona (che sono lunghi), si trattengono a mormorare di noi disotterrandoci le ossa e sotterrandoci la riputazione. Sappiano però codesti legni movibili, che a loro marcio dispetto noi abbiamo a vivere nel mondo e ad essere accolte nelle signorili famiglie anche se vi moriamo di fame, e se copriamo di nera tonaca le nostre delicate e non delicate carni.
      - Come, disse Sancio, nei giorni di processione si coprono con tappeto i monti delle spazzature.
      - Oh, continuava a dire la matrona, se mi lasciassero fare, e il tempo lo permettesse, io m'impegnerei di provar ad evidenza non pure a chi adesso mi ascolta, ma sì bene al mondo tutto, come non vi è su questa terra virtù che non alligni in cuore di matrona.


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Don Chisciotte della Mancia
di Miguel de Cervantes Saavedra
Edoardo Perino
1888 pagine 1298

   





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