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      - Ve l'ha egli tolta? Dimandò il governatore.
      - A me toglierla? rispose la donna; prima mi lascerei ammazzare piuttosto che cederla; oh vi assicuro che ha trovato pane per i suoi denti! altri gatti vogliono essere quelli che mi vengano al viso, ben diversi da questo miserabile e vigliacco: tanaglie, martelli, mazze e scarpelli non varranno a cavarmela dalle ugne e neppure artigli di leoni; ché mi lascerò prima trarre l'anima dal corpo.
      - Ella ha ragione, soggiunse l'uomo, ed io mi do per vinto e privo di forze, e confesso che non basto a toglierle questa benedetta borsa, e mi converrà piegare il collo.»
      Allora disse il governatore a costei:
      - Mostrate qua donna onorata e valorosa, cotesta borsa.»
      Gliela diede ella sul fatto, ed il governatore la consegnò all'uomo, e disse alla sforzata e non isforzata:
      - Sorella mia, se la costanza e il valore che avete mostrato per difendere questa borsa li aveste messi a campo, od anche la metà sola per difendere il vostro corpo, non lo avrebbero potuto oltraggiare le forze di Ercole. Andatene dunque con Dio e in mal punto, né osate più comparire in quest'isola, né manco per sei leghe all'intorno, sotto pena di dugento scudisciate: toglietevi di qua sul momento, ripeto, sfacciata, sgualdrina, imbrogliatora.»
      S'impaurì la femmina, e se ne andò via col capo chino e mal contenta; ed il governatore disse a colui:
      - Buon uomo, andate con Dio al vostro paese coi vostri danari, e d'ora innanzi se non li volete perdere fatevi passare la voglia di ruzzar con chicchesia.


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Don Chisciotte della Mancia
di Miguel de Cervantes Saavedra
Edoardo Perino
1888 pagine 1298

   





Ercole Dio Dio