Pagina (1087/1298)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      »
      Stando così discorrendo, saltò fuori Sancetta con la falda piena di uova; e dimandò al paggio:
      - Signore, mi dica, di grazia: dopoché il mio signor padre è governatore, porta egli le calzette strette?
      - Non ci ho posto mente, rispose il paggio, ma ardirei dirvi che sì.
      - Ah mio Dio, replicò Sancetta, che bella cosa ha da essere a vedere il mio signor padre con quelle calze! Sappiate che da quando io sono nata e sin da quando era ancora picciola picciola ho sempre avuto gran voglia di vedere il mio signor padre con questa sorta di calze.
      - Oh purché ei viva, rispose il paggio, lo vedrete andare con altro che con queste cose; e credetemi che se dura governatore per due mesi ancora, si vedrà camminare col pappafico.»
      Si accorsero molto bene il curato e il baccelliere che il paggio andava parlando ironicamente, ma la finezza dei coralli e l'abito da caccia inviato da Sancio, e che Teresa aveva loro mostrato, li mettevano nuovamente in imbarazzo; né lasciarono di ridere del desiderio di Sancetta, e molto più quando Teresa disse:
      - Signor curato, faccia in grazia diligenza per il nostro paese se trova qualcuno che vada a Madrid o a Toledo, che io vorrei che mi comperasse una faldiglia tonda bella e fatta, che sia di moda e delle migliori che si trovino; perché davvero che voglio fare onore al governo di mio marito per quanto mai possa; ed anche se mi salta l'umore sono donna da andare io alla corte e da adoperare un cocchio come le altre; che colei che ha suo marito governatore può molto ben provvederlo e mantenerlo.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Don Chisciotte della Mancia
di Miguel de Cervantes Saavedra
Edoardo Perino
1888 pagine 1298

   





Sancetta Dio Sancetta Sancio Teresa Sancetta Teresa Madrid Toledo