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      Soggiunse dunque: - Signor Rocco, il fondamento della salute consiste nel conoscere l'indole della malattia e nel cercare che l'infermo prenda le medicine ordinate dal medico. L'infermo siete voi, voi conoscete il vostro male, e il Cielo, o Iddio, a meglio dire, ch'è il nostro medico, vi applicherà medicine atte a guarirvi; le quali sogliono risanare a poco a poco, e non repentinamente e per miracolo: e molto più che i falli dei peccatori di talento sono più presso all'emenda di quelli delli sciocchi. Poiché mi avete nei vostri discorsi data a conoscere molta prudenza non altro occorre se non che vi facciate animo e speriate il miglioramento della vostra coscienza; e se voleste abbreviare il cammino e mettervi con facilità su quello della salute, venite meco, ed io vi insegnerò ad essere cavaliere errante, nel cui esercizio tanti travagli si soffrono e tante sventure, che tolte come penitenza dei nostri peccati, in due salti vi porteranno in cielo.»
      Rise Rocco del consiglio di don Chisciotte, cui (cambiando discorso) die' conto del tragico avvenimento di Claudia Geronima, di che ne ebbe gran dolore Sancio, al quale erano andate a sangue la bellezza, il brio e la disinvoltura della giovane. Tornarono due cavalieri a cavallo, due pellegrini a piedi e un cocchio con varie donne, le quali erano seguite da sei servitori, parte a piedi e parte a cavallo, con altri due vetturini che menavano i cavalieri. Tutti stavano attorniati dagli scudieri, conservando e vincitori e vinti gran silenzio, e in attenzione di ciò che il gran Rocco Ghinart fosse per dire.


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Don Chisciotte della Mancia
di Miguel de Cervantes Saavedra
Edoardo Perino
1888 pagine 1298

   





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