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      La festa era stata disintimata quest’oggi, e poi intimata di nuovo. Si dice ne sia stata cagione un qualche rumore suscitatosi nel popolo per un ordine dato dal Municipio di ammettere gli Ebrei al servizio della Guardia civica. Quest’ordine dato (dicesi) senza saputa del Comando generale aveva prodotto la dimissione del Principe Aldobrandini Comandante; ma pare che la cosa sia stata accomodata o almeno sopita. Si vanno ricevendo per dispacci telegrafici notizie della terribile sommossa di Parigi, che cominciò il giorno 22 dello scorso mese, ed ha continuato per tre o quattro giorni con grandissimo spargimento di sangue, ed orrori inauditi: pare che il giorno 27 la tranquillità fosse ristabilita!!!
      MARTEDÌ 4 — Il Marchese Patrizi ha mandato la sua rinunzia al grado di Tenente Colonnello dell’ottavo battaglione civico, che lo aveva eletto di nuovo. Si continua a parlare della dimissione del Principe Aldobrandini dal Comando generale della Guardia civica.
      MERCOLEDÌ 5 — Si sente da Parigi che tra le vittime della orribile lotta, che ha allagato di sangue quella città, si conta il suo Arcivescovo ferito mortalmente mentre si era recato ad una delle barricate per portare parole di pace agl’insorti!!!
      GIOVEDÌ 6 — Qualche giornale riporta (ed è stato anche affisso al pubblico) un dispaccio del Cardinal Soglia, Segretario di Stato, diretto a Mons. Viale-Prelà, Nunzio a Vienna, in cui si confermano i sentimenti del Papa riguardo alla guerra e si dichiara che le dichiarazioni del Ministero non sono conformi alle intenzioni del S. Padre.


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Il tempo del papa-re
diario del principe don Agostino Chigi dall'anno 1830 al 1855
di Agostino Chigi
pagine 317

   





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