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      Le lipasi scindono le materie grasse e sono capaci di eterificare come gli acidi minerali. Il catalizzatore determina un equilibrio chimico fra l'etere composto ed i suoi componenti, agevolando le due reazioni, la diretta e l'inversa. Per ottenere uno solo degli effetti bisogna eliminare almeno una delle sostanze della reazione, ciò che si fa tanto in laboratorio che nel mondo organico.
      Anche per le materie zuccherine complesse si conoscono fatti analoghi; la maltasi scinde il maltosio in due molecole di glucosio e può con queste riedificarlo secondo le leggi dell'equilibrio chimico. Per lo zucchero di canna manca ancora la riproduzione sintetica dal glucosio e fruttosio in cui può scinderlo la invertasi. Ancora più difficile diventa il problema dell'idrolisi e sintesi dell'amido e del glucosio, ma certamente devono esistere negli organismi degli enzimi che sono in grado di determinare non soltanto la scissione di queste sostanze in glucosio, ma anche il processo sintetico inverso(25).
      La stessa cosa deve ammettersi per le proteine; si sa che la pepsina, la tripsina, la papaina ne determinano l'idrolisi graduale, che conduce infine a certi acidi amidati, ma vi devono essere certamente dei fermenti ricostitutivi che negli organismi catalizzano la reazione inversa. Su queste basi sono edificate le teorie che servono a spiegare i processi di digestione e nutrizione.
      Oltre i processi idrolitici e sintetici, anche quelli di ossidazione, che interessano i fenomeni di respirazione, sono dovuti ad agenti catalizzatori.


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La chimica organica negli organismi
di Giacomo Ciamician
Nicola Zanichelli Editore
1908 pagine 61