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      Bene!... insomma il povero scienziato, a forza di sentirsi a dire e che tutti ci vanno, e che lui si fa odiare per codino... Inoltre la Perpetua gli ammaniva il caffè torbido, il riso stracotto... pel quieto vivere partí, e ti puoi immaginare con che gusto il povero scienziato si trova nei quadri della nostra armata... lui avvezzo ad uscire e rientrare ogni giorno alla stessa ora, a deporre il cappello sullo stesso armadio, dove sempre ci trova la stessa berretta, la stessa spazzola: uso a involgersi ogni dopo pranzo in una vesta da camera, dove ci dorme in compagnia del micio... intendi ch'ei pareva un pulcin nella stoppa. Mi veniva appresso piú che era possibile, perché io non lo scandalizzo, come la piú parte, con bestemmie e parolacce, rispetto le sue estreme ritrosìe, lo lascio parlare di scienza e dirmi: – che le colline di Sorio e Montebello sono emersioni vulcaniche attraverso roccia calcari di sedimento: e perciò vi si trova in generale il basalto e qua e colà pezze di roccia calcare isolata: che, nei dintorni, un contrafforte crostaceo fa ripiegare i terreni d'alluvione... io non mi ricordo piú dove: sarà verso Ospedaletto e Monselice... poco ci preme, ma ti voglio dar un'idea del furore guerriero, che rugge in petto al povero scienziato.
      Certo il sito è amenissimo: dai colli l'occhio si spinge lontano, lontano e sento in core "l'interminabile sorriso" della pianura italiana: nei giorni di chiara luce si scorgono fin gli Appennini. Il paese di Montebello, quel che n'ho visto io, è una strada: ma l'entrarvi è bellissimo; c'è un ponte sopra un torrente senza acqua, ma oh! con che magnifiche acacie fiorite in sulle rive: che grandi olmi, e in maggio che sentori squisiti!


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La rivoluzione in casa
di Luigia Codèmo
pagine 354

   





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