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      Rinuncio a descrivervi ciò che successe: i lieti abbracciamenti, le spiegazioni dalle quali si comprese tutto dipendere da Daniele: e se la Marietta non gli die' dell'orso, lascio a voi pensarlo. In mezzo a tanti avvenimenti la Marietta ebbe poi ad accorgersi del conte Lorenzo, venuto senza che nessuno si avvedesse in quella confusione.
      – Non fa niente!... non fa niente... mi rallegro.
      La Marietta, sorridendo soave, tornò a bearsi della presenza di suo figlio; ad abbracciarlo, e poi ancora, e a non parerle vero.
      – Senti, – disse la piccola Margherita all'orecchio di suo padre; – t'ho a confidare un segreto: – e gli mostrava con una malizietta piena di mistero, la lettera... ghermita, appena vista, dal conte, gli occhi del quale, sempre incerti, scintillarono d'un lume sinistro.
      Intanto una grande scampanellata alla porta di strada. C'era tutta la famiglia Rizio... anco la Teresa; annunziati enfaticamente dalla Sibilla, fecero il loro ingresso nelle umili stanze della madre, con cui venivano a dividere la gioja, e a retribuirle l'onore tanto grande, ahi! tanto nuovo di degna madre italiana...
      A cui ella modesta:
      – Eh! Signor benedetto!... ho paura di essermi lasciata scappare degli spropositi... ma se Dio mi perdona, perdonerà anco l'Italia.
      – Stassera si festeggia il ritorno del crociato... tutti a casa nostra, – esclamò Alessandro, – n'è vero papà?
      Il babbo Rizio assenti con un sorrisetto e disse, colla sua cortesia appuntata, ma pur sincera:
      – Ci fanno un onore.
      – Ohi... zitti, zitti.


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La rivoluzione in casa
di Luigia Codèmo
pagine 354

   





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