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      Una repubblica schiacciare un'altra repubblica!... Eppure finirà cosí, e con quell'atto il timone del naviglio in burrasca passa in mano del dominatore francese, che diviene arbitro della Rivoluzione, e ne tiene in mano la chiave principale... guai a lui se non è per dirigerla!
      Se ciò avviene, il pazzo di Boulogne e di Strasburgo, parrebbe avesse ad essere qualche cosa di piú d'un nome. Non mi stupisco che il nome fosse un uomo.
      Quel carattere di quietone, flemmatico, che all'assemblea non parlava mai, rivela se non un sapiente, un avveduto, e l'avvedutezza, in chi ha tali mezzi, è già molto. Egli, simulando servire, appagherà le sue ardenti ambizioni personali... Avrà forza di non lasciarsi trascinare?
      In ogni modo ch'egli guidi, ch'ei sia guidato... qual famiglia e quali destini!
      Sempre piú si stringe il cerchio intorno a Venezia.
     
     
      15 febbraioJeri sera sono stato a trovare la madre di Salvatore, e a portarle una lettera di suo figlio. Una lettera da Venezia!... ossia dall'America! Appena entrato in casa, la Betta mi condusse, e precedendomi con aria di mistero, andò ad annunziarmi alla buona Marietta.
      – Ah!... il signor Guido?... – esclamò questa, – oh! fallo entrare, che di lui non mi vergogno.
      Entrai stupito di questa premessa tanto strana. Di che mai ha da vergognarsi la madre sublime, la vedova prudente, la nobile cittadina, la donna grande nella sua umiltà? M'inoltro; la vedo ad un tavolino, sul quale una lampadetta ad olio, col coperchio molto basso faceva cadere una luce viva.


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La rivoluzione in casa
di Luigia Codèmo
pagine 354

   





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