Pagina (305/354)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      ... o stanchezza d'un'anima, che abusò di tutto nella vita?... – Quindi – E s'avrebbe a dargli retta alle sue profezie! – mormorò, assalito da un'incurabile malafede. Fiorenza tacita continuava a bruciare.
      – Questa no! – disse Alessandro, salvando una coccarda tricolore, da quell'auto da fé generale. Ma Fiorenza:
      – Questa sí, prima di tutto. – Dopo un gran diverbio la coccarda fu bruciata. Alessandro la baciò con passione, e nel deporla sul rogo le disse le ultime parole: – Addio, cara, a rivederci presto! – Poi pieno d'una amarezza tranquilla e come risoluta, andò a letto.
      – Domani mattina mi leverò presto – diss'egli: ho tante cose a fare!... tante! tante... – A Fiorenza, era passata la stanchezza e il sonno, e non finiva di esaminare e frugare – per avere il cuore quieto – diceva ella, e faceva piano, per non destare Alessandro.
      Un'ora dopo, si apprestava a coricarsi come tutti gli altri, quando, nel silenzio della casa, fu repentinamente sonato il campanello all'uscio di strada.
      – Uh chi è mai a quest'ora!... il cognato no: sia quel capo ameno di Salvatore?... andiamo a vedere prima di aprire. – Si mosse, ma non ebbe appena fatto un passo, che di nuovo una seconda e piú fiera scampanellata risonò nel silenzio notturno. A Fiorenza trabalzò il core... e subito un pensiero: – Sia la perquisizione?... o Salvatore scoperto, inseguito: cento cose in una le si affollarono alla mente... i cori, il coscritto... infine aperse la finestra e guardò sotto... Dio, che spavento!... vide un negrume, e in mezzo qualche punto lucido: uniformi e canne di fucile.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

La rivoluzione in casa
di Luigia Codèmo
pagine 354

   





Alessandro Fiorenza A Fiorenza Alessandro Salvatore Fiorenza Sia Salvatore Fiorenza Alessandro Dio