Pagina (352/354)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Gran cosa è la povertà!... grande ammaestratrice, e, degnamente portata, eleva, non abbassa. Cosí potrete tollerare esigli, pene e tutto ciò che vi aspetta in questa fiera sosta, piena di lagrime. Se dovrete esulare scegliete a preferenza i paesi della nostra Italia: son le grandi aure della patria, dell'alma genitrice che, malgrado l'apparenza contraria, vi manterranno alti sensi e vigore; là dove un raggio di poesia colorisce ancora siti immortali, là è vita, perfin sotto un'apparente barbarie e noncuranza; là acutezza di sensi, calore d'affetti e di pensieri, potenza preziosa in tal periodo di passione, e che nessun despotismo ha potuto cancellare; là sobrie abitudini e semplici tradizioni del vivere italiano, naturalmente, onestamente democratico. Tenete in cuore queste cose, siate non felici, ma consolati nelle mutue traversie... addio e di nuovo coraggioQuindi rapido si tolse dalla loro presenza, lasciandoli mesti, perché al distacco d'una persona, riconosciuta superiore, l'anima prova uno sgomento, paragonabile a quello, che produrrebbe il dileguarsi, e lo spegnersi d'una cara, benefica luce.
      Nel momento in cui sentivano di perderlo, per Dio sa quanto tempo, forse per sempre, i nostri amici, già costernati da tante cause, provarono dunque una vera tristezza; o durarono fatica a scuoterla per lungo tempo.
      Egli è che i caratteri simili a quello di Guido son fatti apposta per lasciare una viva impressione. Piace udirli parlare, stupisce vedere che sanno tutto, senza che si comprenda il come, e intendano gli altri, mentre nessuno penetra nel mistero delle loro anime.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

La rivoluzione in casa
di Luigia Codèmo
pagine 354

   





Italia Dio Guido