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      ... Noncurante dei pericoli, ai quali è continuamente esposta la sua vita, conta poco questa per sè e per gli altri, anche quando è fuori della miniera, e malauguratamente spesso si lascia trascinare dagli impeti dell'animo a sacrificarla. Ma è per sua natura generoso, mai vile; affronta a viso alto dieci avversarî, non soverchia col numero i deboli. Trattato bene si affeziona a chi lo rispetta, a chi lo stima, ed è capace di ogni atto di coraggio; trattato con sprezzo e con durezza, si ribella e si vendica. Riconosce la superiorità di chi vale più di lui, e pur coi suoi difetti, che l'istruzione mitiga, è un operaio(26) di cui si può fare quello che si vuole. sapendolo trattare. Chi ne dice male, non lo conosce.» (I giacimenti di zolfo in Sicilia. Padova 1889).
      Ed io che li conosco da vicino, e che in mezzo a loro e in continuo contatto con loro ho vissuto per oltre dieci anni, mi associo pienamente al giudizio che dà il Travaglia sulle buone qualità dei lavoratori delle miniere di zolfo della Sicilia.
     
     
     
      VI.
     
      LE CLASSI RURALI
     
      La crisi zolfifera, che produce miserie e sofferenze inaudite, travaglia le due provincie di Caltanissetta e di Girgenti ed alcune zone di quelle di Catania e di Palermo, la crisi agraria invece colpisce tutta l'isola, e siccome non c'è un solo dei suoi prodotti - dal vino ai sommacchi, dai cereali alle mandorle all'olio, ai pistacchi ecc. - che non abbia subito da qualche anno un forte ribasso, si può dire ch'essa non risparmia un sol palmo di terreno, nè un solo individuo che lo calpesti.


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Gli avvenimenti di Sicilia e le loro cause
di Napoleone Colajanni
Sandron Palermo
1895 pagine 444

   





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