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      Questa circostanza mi confermò sempre più in una idea, che ho sostenuto altrove e cioè: che la miseria vera prostra e non prepara le necessarie reazioni, mentre il passaggio rapido dal benessere alla miseria è il più efficace elemento in prò delle insurrezioni. Questa osservazione si può applicare ai casi di Partinico, di Monreale e di altri paesi della provincia di Trapani.
     
     
     
      VII.
     
      I PARIA DELLA TERRA.
     
      Quando dalla classe dei mezzadri e dei contadini-proprietarî - rarissimi in Sicilia - si passa all'esame delle condizioni degli altri lavoratori, in questa terra tanto decantata per la sua fertilità e per ogni sorta di ricchezze, si riscontrano i veri paria.
      I proletarî dediti ai lavori agricoli ed alla pastorizia non sono dappertutto ugualmente infelici, e si suddividono ancora. Ci sono quelli che lavorano ad anno o a mese; e ci sono quelli che vengono adibiti alla giornata.
      Tra i primi è veramente dura la sorte di coloro che custodiscono gli armenti e le greggi. I bovari, come si chiamano quelli addetti alla custodia dei bovi, raramente dormono al coperto. D'inverno, ricoperti da pelli di montone che danno loro sembianze di uomini primitivi, stanno esposti alle pioggie e alle tempeste; d'estate, durante le lunghe ed afose giornate, sono fortunati quando trovano un albero, od una disuguaglianza di terreno, che procuri loro un poco di ombra per sonnecchiare o per mangiare un tozzo di pane asciutto ed un poco di ricotta. Fanno uso più di frequente di latte e qualche volta, se muore un animale, si cibano di carne.


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Gli avvenimenti di Sicilia e le loro cause
di Napoleone Colajanni
Sandron Palermo
1895 pagine 444

   





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