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      La filossera, in breve tempo, ha distrutto numerosi vigneti occupanti un'estensione complessiva di ettari 53,977; perciò la produzione del vino da ettolitri 6,855,555 nel 1891 è discesa a 4,111,331 nel 1893; la discesa dei prezzi dal 1887 in poi - ultimo anno in cui fu aperto il mercato francese - è semplicemente spaventevole: dalle 40 e 50 lire l'ettolitro si arrivò alle 10 ed alle 20 del 1890 al 1893, e solo in questo primo semestre del 1894, si accenna a risalire alquanto. Notevole la diminuzione(40) nella produzione degli agrumi e spaventevole il ribasso dei prezzi. In quanto all'agricoltura l'on. Di San Giuliano osservò che, complessivamente, il 1892 è l'anno della massima depressione, perchè si ebbe una produzione di L. 206,071,012 in meno del 1891 e di L. 137,888,808 meno della media quinquennale.
      Più sconsolanti sono i dati per l'industria zolfifera: poichè il prezzo di quel minerale da L. 112,57 per tonnellata nel 1891 discese a L. 65 nel 1893 e a L. 55 circa nel primo semestre del 1894.
      Questi dati vengono illustrati e completati dalla sensibile diminuzione dei depositi presso i diversi Istituti di credito, cominciata nel 1891 e non ancora arrestatasi.
      La situazione economica si fece tale negli ultimi anni che il visconte Combes De Lestrade esaminandola dal punto di vista dei proprietarî - ed è proprietario anche lui in Sicilia, quantunque francese, e vive al di là delle Alpi - ne argomenta che oggi sia peggio che nel 1860. «In quell'epoca, egli osserva, le sue rendite e le sue spese, un po' più un po' meno, si equilibravano.


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Gli avvenimenti di Sicilia e le loro cause
di Napoleone Colajanni
Sandron Palermo
1895 pagine 444

   





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