Pagina (111/444)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      »
      Č questo forse un brano dell'auto-difesa dell'on. De Felice? No: č il brano di un rapporto, che, richiesto da Roma, mandņ il Presidente della Camera di Commercio di Palermo, on. Amato-Pojero, senatore del Regno, milionario e grande proprietario di Sicilia!
      Se questo si scriveva alla vigilia dei tumulti, quando essi scoppiarono e n'erano meglio note le cause, altri aggiungeva:
      «Tolte le grandi cittą, ove la moralitą e la capacitą degli amministratori sono men basse, e dove il maggiore sviluppo psichico della popolazione e la stampa sono freni alle oligarchie locali e favoriscono la permeabilitą degli strati sociali, il 90% dei Comuni č amministrato con criteri e forme tali, che fanno desiderare il tipo dell'antico governo paterno, perchč allora si aveva almeno il diritto d'inchiodar sulla gogna i tirannelli locali, il conforto e la speranza di un avvenire migliore e, di tanto in tanto, l'intervento violento, ma pur sempre riparatore, del governo centrale»..... I tirannelli locali ora «sentono e sanno che i funzionari del governo non hanno nč convenienza nč interesse a secondarli, ed allora con la logica spiccia e primitiva di cui si servono, concludono: Chi non č con noi, č contro di noi; e attaccano con sotterfugi, ricorsi, cospirazioni e anonimi tutti i funzionari governativi, dalla guardia di pubblica sicurezza al Prefetto. Della legge e della legalitą hanno un concetto esclusivamente unilaterale; le riconoscono e vi fanno ricorso solo in quanto sanzionano il loro potere; per tutto il resto o non esistono o le si possono violare impunemente.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Gli avvenimenti di Sicilia e le loro cause
di Napoleone Colajanni
Sandron Palermo
1895 pagine 444

   





Felice Roma Presidente Camera Commercio Palermo Regno Sicilia Comuni Prefetto