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      L'influenza esercitata in ogni tempo sui moti di Sicilia dalla speciale distribuzione della popolazione (caratterizzata dalla mancanza dei piccoli e numerosi centri rurali, mentre i suoi abitanti in grandissima maggioranza sono dediti all'agricoltura) mi pare che per lo passato non sia stata abbastanza avvertita.
      I tumulti scoppiano nei grossi centri rurali anzichè nelle città; nelle file dei contadini piuttosto che in quelle degli operai e dei zolfatari, che sebbene analfabeti hanno intelligenza più svegliata - lo constata la Jessie White Mario - pei contatti frequenti colle classi colte; tra gli elementi più incolti di preferenza che non tra coloro che posseggono una istruzione qualsiasi, fosse anche appena rudimentale e limitata al più elementare alfabetismo. L'ignoranza delle leggi, dei pericoli, delle conseguenze di certi atti, l'ignoranza completa in tutto e per tutto fu il vero, il grande fattore dei casi di Sicilia; di tale e tanta ignoranza se ne ha la prova lampante nella ingenua e unanime confessione dei feriti e degli arrestati, che affermavano sentirsi al sicuro contro l'azione delle truppe solo perchè le loro dimostrazioni avvenivano al grido: Viva il Re! e procedevano sotto l'egida dei ritratti del Re e della Regina, ai quali non poche volte veniva riunito un Crocefisso.
      Ma chi è veramente(90) responsabile di tanta ignoranza, la quale non può non destare una profonda commiserazione? Il governo italiano e le classi dirigenti, che in trentatre anni di così detto regime di libertà nulla fecero per eliminarla, per attenuarla; proprio nulla!


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Gli avvenimenti di Sicilia e le loro cause
di Napoleone Colajanni
Sandron Palermo
1895 pagine 444

   





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