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      Quando si accentua il moto di protesta contro le amministrazioni e le gravi tasse locali, il governo non sa scegliere la via retta. Poteva essere energico e previdente nel senso di ordinare subito un esame per vedere ciò che ci fosse di vero nelle lamentanze e nelle accuse dei lavoratori e prendere la santa iniziativa delle riparazioni; poteva pure con altrettanta energia - se non pari equità - imporre il rispetto della lettera della legge: e la farisaica interpretazione della legge dava ragione a tutte le amministrazioni locali, costituite ai sensi di legge e che legali nella loro azione si dovevano presumere se le autorità tutrici, dalle giunte amministrative ai prefetti, le avevano lasciate in pace ed erano perciò con loro solidali.
      Non l'uno, nè l'altro atteggiamento seppe assumere l'on. Giolitti, ma invece si limitò a cedere ed a concedere - con manifeste violazioni della legge e con sovvertimento di ogni concetto amministrativo - ogni qual volta il popolo minacciò, fece dimostrazioni e volle cose giuste non di raro frammischiate a pretese assurde, quali poteva suggerirle la ignoranza nelle moltitudini e la passione di parte in molti capoccia di partiti.
      Pochi esempî basteranno a dare una idea di quella che fu l'azione del governo sotto questo aspetto e quali furono le conseguenze politiche e amministrative.
      Per vedere in quali imbarazzi le autorità governative cercarono di porre i municipi, ricordo questo caso tipico. Il Municipio di Canicattì ha piccolo territorio e la sua risorsa principale per far fronte alle spese obbligatorie l'ha nel dazio di consumo.


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Gli avvenimenti di Sicilia e le loro cause
di Napoleone Colajanni
Sandron Palermo
1895 pagine 444

   





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