Pagina (216/444)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      A giustificare il proprio operato il Presidente del Consiglio dei ministri addusse la circostanza, che i torbidi della fine di dicembre continuarono e si estesero. Ma perchè la giustificazione avesse valore bisognerebbe dimostrare che qualche cosa si era fatto per impedire che continuassero...
      La continuazione dei tumulti si doveva prevedere, poichè nessuna delle cause che li avevano determinati era stata rimossa; non era stato preso alcun provvedimento che avesse potuto modificare la situazione, incutendo timore, suscitando speranze, ispirando fiducia.
      Rimanevano dunque intatte le cause antiche ed intatta rimaneva la contagiosa sovraeccitazione dei mesi di novembre e di dicembre: sovraeccitazione che non poteva scomparire ad un tratto, al semplice annunzio dell'arrivo al potere dell'on. Crispi, non seguito neppure da uno di quei proclami ad effetto, che avrebbero potuto impressionare il cervello dei meridionali.
      Un atto(102) c'era, che avrebbe potuto esercitare una immediata azione sedatrice: una amnistia pronta e intera, ch'era attesa e invocata da tutti come caparra di una nuova êra riparatrice, che andava ad iniziarsi. Della convenienza del provvedimento rispondente al desiderio generale mi feci interprete alla Camera dei deputati alla presentazione del nuovo ministero; ma non potei ottenere niuna dichiarazione seriamente incoraggiante. E dare l'amnistia più che savia misura di governo era opera doverosa per chi era convinto che in fondo le popolazioni avevano ragione, e che potevano soltanto biasimarsi i mezzi adoperati per farla prevalere.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Gli avvenimenti di Sicilia e le loro cause
di Napoleone Colajanni
Sandron Palermo
1895 pagine 444

   





Presidente Consiglio Camera Crispi