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      Crispi come successore del Lucchese al posto di fiducia di Questore di Palermo, venne invece anzichè promosso e premiato pei suoi meriti, traslocato d'improvviso in un Tribunale di poca entità della provincia di Messina, non ricordo bene se a Patti o a Castroreale. Perchè? La voce più accreditata sulla causa della punizione è la seguente: egli in una causa in cui stavano di fronte un maresciallo dei carabinieri ed un privato cittadino aveva reso giustizia al cittadino, e ciò facendo non solo aveva mancato di rendere un servizio al governo, ma aveva anche indispettito un deputato siciliano dei più reazionarî, che proteggeva il maresciallo e che negli ultimi tempi esercitava un insolito ascendente nelle sfere ministeriali...
      In Banche e Parlamento, quasi presago dei futuri avvenimenti, avevo detto che in Sicilia più che altrove era notorio il servilismo della magistratura verso il governo. Tale servilismo nell'isola aveva le sue non nobili ma continuate tradizioni - interrotte per un momento dal conflitto Tajani-Medici - delle quali il senatore Zini riporta parecchi dati, tra cui impudente una lettera del Procuratore Generale Morena, che parla come della cosa più semplice e corretta di questo mondo «di detenuti, che non sono a disposizione dell'autorità giudiziaria e sul conto dei quali egli confessa di non potere prendere alcun provvedimento perchè non può mettere la falce nella messe altrui (?!) e consiglia impertanto di rivolgersi al Prefetto o a S. E. il Ministro dell'interno.


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Gli avvenimenti di Sicilia e le loro cause
di Napoleone Colajanni
Sandron Palermo
1895 pagine 444

   





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