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      » Ebbene egli studia ancora e non ha ancora trovato il deposito.
      Sappiamo che non è stata più fortunata la polizia nella ricerca del denaro: ha cercato l'oro francese, e non ha trovato che la miseria grande onesta dei cospiratori.
      E in quanto a questi mezzi idonei e determinati - alle armi e al denaro - la situazione viene brillantemente riassunta da una lettera di Cipriani nella quale egli dice: «Siamo senza un fucile, senza un centesimo!»
      Qualche cosa, però, trovarono gli agenti della polizia, i magistrati, l'avvocato fiscale, i giudici del tribunale militare: un delegato trova certi pericolosi bastoni bianchi, un altro le coccarde dei socî dei Fasci; quello di Monreale trova l'acqua calda; l'eroe di Bisacquino scopre un vetterly; il comodo e misterioso signor Peter promette armi a De Felice.... già in carcere; l'avvocato fiscale vede i mezzi nella organizzazione dei lavoratori.
      Contro i battaglioni serrati e contro i cannoni dovevano riuscire efficacissimi tali mezzi idonei e determinati; Turpin per distruggere gli eserciti non potrebbe inventarne di più terribili.
      Non se ne accontentò che in parte il sapiente Tribunale di guerra - che in fatto di efficacia dei mezzi distruttivi se ne doveva intendere - e sentenziò: «è vana la ricerca delle armi, inutile il provare la mancanza di depositi di armi, vana la ricerca della maggiore o minore vendita di esse, perchè le risoluzioni si fanno anche senza armi, come s'è visto nei tumulti nei quali combatterono con bastoni e con sassi.»
      Combatterono!


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Gli avvenimenti di Sicilia e le loro cause
di Napoleone Colajanni
Sandron Palermo
1895 pagine 444

   





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