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      Non è dunque evidente nel generale Morra il sistematico proponimento di avversare tutto ciò, che può mirare, negli stretti limiti della legge, al miglioramento economico dei lavoratori? Probabilmente, se egli lo potesse, metterebbe agli arresti di rigore il generale Heusch, che in Lunigiana da Regio Commissario si è fatto promotore di una Cassa di soccorso e pensioni degli operai invalidi - uno scandalo! - che gli ha procurato gli elogi calorosi del più antico e instancabile sostenitore della cooperazione; ma il generale Heusch, come scrisse l'on. Prof. L. Luzzatti, «ha asserita la responsabilità morale e sociale della ricchezza e della coltura e la legge di solidarietà, che le collega nel bene come nel male alla miseria e all'ignoranza;... ha seminato l'amore e raccolto la previdenza; ha raccolto fiore che raramente spunta dallo Stato d'assedio, persino la riconoscenza, poichè il lavoro non è ingrato quando il capitale non è implacabile» mentre il generale Morra ha seminato l'odio ed ha ribadito l'oppressione...
      In Sicilia, si sa, non si soffre soltanto in basso: soffre anche il commercio, come soffre la piccola e media proprietà. Il generale Morra, previdente e provvidente, si commosse pel primo e gli assestò un colpo per stramazzarlo a terra, ferendolo nella parte più vulnerabile(153) - il credito - coi suoi famosi editti sulle cambiali, riusciti un capolavoro d'ignoranza giuridica e di sovvertimento, deplorevoli pel contenuto, e stranamente sibillini nella forma, tanto da esigere a pochi giorni di distanza il commento straordinario dello stesso straordinario loro autore.


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Gli avvenimenti di Sicilia e le loro cause
di Napoleone Colajanni
Sandron Palermo
1895 pagine 444

   





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