Pagina (89/91)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Italia tutta unita era forte abbastanza per mantenere l'oppressione. È caratteristico ad illustrazione dei benefizi politici economici e morali dell'unità per le classi derelitte questo tratto: sappiamo dal Sighele Procuratore generale presso la corte di Appello di Palermo che era opera altamente meritoria cercare in tutti i modi di mettere le classi agricole in condizione di resistere alle prepotenze dei padroni. Il voto dell'alto magistrato era conforme a quello dell'on. Sonnino. Ebbene: precisamente mentre era ministro del Tesoro lo stesso on. Sonnino si vuol sapere come si provvide a mettere gli oppressi in condizione di resistere alle prepotenze dei padroni? Sciogliendo i Fasci, sciogliendo tutte le società cooperative, massacrando i lavoratori, mandandoli a migliaia nelle patrie galere, arrestando quel movimento, che in mezzo a non pochi e spiegabilissimi errori, era riuscito ad organizzare una specie di società di resistenza, che aveva già ottenuto coi mezzi legali, la riforma dei contratti agrari coi cosidetti patti di Corleone, l'abolizione delle piú odiose angherie, il rialzo dei salari, un trattamento umano!
      Quale altra speranza rimaneva ai lavoratori, a coloro sui quali pesava l'oppressione legale ed illegale, una volta sperimentata sanguinosamente l'onnipotenza dell'Italia unita? Una sola: la mafia!
      Il governo sotto il dominio dei Sabaudi con tutti i suoi atti ha voluto provare ad esuberanza ch'esso voleva mantenere lo spirito che crea la mafia. La quale, a parte la opportunità della riforma agraria che in Sicilia e nel Mezzogiorno s'impose piú che altrove, a parte tutta la serie delle riforme economiche – raccomandate invano ai Borboni da Filangieri colle costruzioni delle strade – della diffusione della istruzione, ecc. che sono bisogni avvertiti da tempo e che dovranno agire lentamente, ma sicuramente, può essere facilmente annientata nelle sue cause dirette ed immediate.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

La Sicilia dai Borboni ai Sabaudi
(1860-1900)
di Napoleone Colajanni
pagine 91

   





Sighele Procuratore Appello Palermo Tesoro Fasci Corleone Italia Sabaudi Sicilia Mezzogiorno Borboni Filangieri Sonnino Sonnino