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      In Sicilia non occorrono affatto provvedimenti eccezionali: molto tempo fa il senatore Peranni riconosceva che le sue condizioni anormali erano il prodotto di 50 anni di misure eccezionali. E si sa che per ottant'anni le leggi eccezionali non valsero a pacificare l'Irlanda! I mezzi per raggiungere questi intenti sono di una semplicità meravigliosa, sono notissime e sono stati formulati non dai repubblicani, non dai socialisti, non dai nemici dell'unità d'Italia, ma da un funzionario di Pubblica sicurezza, che ho piú volte citato, devotissimo alle istituzioni, dell'Alongi. Eccoli:
      1) Amministrazione equa, pratica, morale e severamente controllata dal governo centrale;
      2) Polizia e giustizia forti, pronte accessibili a tutti, autonome e responsabili; tali da imporre il convincimento che al disopra di tutto e di tutti, unica forte, unica arbitra è la legge.
      Questa cura, lo ripeto, è di un semplicità meravigliosa; non propone amputazioni o iniezioni endovenose; non provvedimenti eccezionali: propone ciò che non dovrebbe mancare in uno stato moderno; consiglia ciò che posseggono gli Stati civili contemporanei: una polizia composta di persone oneste e che sia rispettata, perché rispettabile e che dia la caccia ai delinquenti e non serva ai laidi interessi elettorali del governo; e la giustizia severa, forte, imparziale, l'impero della legge!
      È la giustizia, che sopratutto occorre. Piú di trenta anni fa Enrico Amori il sommo giurista, il grande patriota, esortava. la giustizia si amministri e faccia davvero.


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La Sicilia dai Borboni ai Sabaudi
(1860-1900)
di Napoleone Colajanni
pagine 91

   





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