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      Ma Enrico dimenticato il giuramento e la fede, mandò lei, Guglielmo suo figliuolo e le tre figliuole prigioni in Alemagna, benché alcuni scrittori dicono che le figliuole lui le lasciasse in libertá: il che piú facilmente credo per quello che poi seguitò, come diremo. Mandò ancora con essi insieme alcuni altri nobili, quali avea sospetti: tra li quali fu l'arcivescovo predetto di Salerno e li suoi fratelli e Margarito sopradetto capitano di mare. De li prigioni dispose in questo modo: l'arcivescovo confinò in prigione, a li suoi fratelli cavò gli occhi, Guglielmo fece castrare acciò che non fusse piú idoneo a produrre di sé stirpe e fecelo accecare con bacini affocati; di Margarito sopradetto non si legge quello determinasse. Irene figliuola di Isacco imperatore greco, la quale tornò in casa vedova e fu moglie del detto Roggero VI primogenito di Tancredo, la diede per donna a Filippo Svevo suo fratello. Disposte in questo modo le reliquie de' normanni, tutti li antichi tesori loro con gran diligenza raccolse, et oltra quelli, tante gravezze e tributi impose a li sudditi, che spogliò quelle provincie de li due regni di oro e di argento. Questo lacrimabile fine ebbe la linea mascolina de la nobilissima casa de li Guiscardi normanni nel regno di Napoli e di Sicilia, avendo di sé prodotto molti magnanimi e valorosi cavalieri e signori e re, come da le cose giá scritte si può comprendere.
      Né piú fortunata, se ben piú onorevole, fine ebbe prima di questo, ne la parte orientale, questa generosa famiglia.


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Compendio de le istorie del Regno di Napoli
di Pandolfo Collenuccio
pagine 444

   





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