Pagina (6/963)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Uccidere il viceré, occupare i castelli della città, gridar re il principe Carlo figlio dell'imperatore Leopoldo, opprimere le poche spensierate milizie spagnuole, reggere lo Stato sino all'arrivo dei promessi da Cesare soccorsi d'armi, furono i disegni della congiura. I congiurati (quasi tutta la nobiltà del regno) divisero le cure e i pericoli della impresa.
      Ma nuovi avvenimenti ruppero le dimore. Lettere del cardinal Grimani ambasciatore di Cesare a Roma, scritte ad un congiurato, e per avviso del duca di Uzeda, ivi ministro di Filippo V, intercette dal viceré, gli rivelarono esservi congiura, lasciandone oscure le fila e lo stato. Perciò, di ogni cosa sospettoso, vegliava l'interno della casa, mutava le usanze di vita, radunava le sue poche milizie, spargeva esploratori tra' nobili e nel popolo: compose e concitò la Giunta degl'Inconfidenti a punire, fece imprigionare il padre Vigliena teatino; fuggì il padre Torres gesuita: trepidavano d'ambe le parti i ministri del Governo e i congiurati.
      Questi alfine, o confidenti nella propria potenza, o sforzati dalle male venture a precipitare le mosse, levaronsi a tumulto il 23 di settembre. Non poterono uccidere il viceré (morte concertata col cocchiere di lui e due schiavi) perché quegli non uscì come soleva in carrozza; investirono il Castelnuovo e lo trovarono chiuso e guardato: le prime speranze della congiura fallarono. Ma dopo quelle mosse irrevocabili, trascinati dalle necessità del presente, confidando nella immensa forza di popolo sfrenato, andarono con bandiera di Cesare gridando il nuovo re, accrescendo il tumulto, atterrando le immagini di Filippo, ergendo quelle di Carlo, aringando la plebe nelle piazze, promettendo abbondanza e, secondo gli usi dispotici del tempo, impunità, favori e privilegi.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Storia del reame di Napoli
di Pietro Colletta
pagine 963

   





Carlo Leopoldo Stato Cesare Grimani Cesare Roma Uzeda Filippo V Giunta Inconfidenti Vigliena Torres Governo Castelnuovo Cesare Filippo Carlo Lettere