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      Ma deve ricordarsi pure che le persone educate e gentili, accolgono con apparente soddisfazione e con ringraziamenti anche una cosa di cui non sanno che farne, per puro riguardo a chi l'offre. Per cui si guarderą bene dall'insistere sulla stessa offerta, com'č pur troppo una noiosa abitudine dei bambini, che, se vedono una signora gradire un fiore, seguitano a portargliene piene le mani, pieno il grembiulino, obbligandola a caricarsi d'un fascio di fieno.
      A tavola poi dovranno osservare le stesse regole che ho indicate pel pranzo in casa propria; ed anche con maggior scrupolo, perchč una sconvenienza commessa in casa d'altri, acquista maggior gravitą.
      Fuori dalla loro famiglia, se appena non sono pił piccolissimi, non saranno serviti nel piatto dalla mamma nč da altri. Passerą il piatto di mezzo davanti a loro come davanti agli altri commensali, e dovranno servirsi da sč.
      Prendano un po' di tutto, accettando il pezzo che vien pił comodo, e non istiano a fare una scelta accurata da piccoli ghiotti, facendo aspettare il vicino. E si servano sempre con misura, in modo da non lasciare avanzi sul piatto.
      Dimentichino addirittura le parole: "Non mi piace" come se non esistessero, perchč, con quelle, sembra che vogliano fare un rimprovero ai padroni di casa d'aver fatto servire una cosa che non ha la fortuna d'incontrare il loro gusto.
      Se vi sono bambini di casa, i piccoli invitati si ritireranno da tavola quando si ritirano loro, altrimenti aspetteranno di riceverne un ordine diretto.
      Uscendo da una casa dove sono stati a pranzo, i bambini, come tutti gli invitati, sono tenuti ad un ringraziamento ai padroni di casa.


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La gente per bene
di Marchesa Colombi
Editore Galli
1893 pagine 196