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      Tutt'alpiù, è permesso loro di occupare le poche pagine che ho scritte fin, qui nel libro scritto per le loro sorelle, le loro mamme, ed anche un poco pei loro babbi.
      Che farei, miei piccoli amici? Per ora dobbiamo lasciarci. Ma lo faccio con rincrescimento. È vero, le loro mamme li guideranno assai meglio di me. Ma ciò non toglie che avrei voluto farlo un po' più lungamente anch'io.
      Non ne ho forse il diritto, io la bisnonna centenaria di parecchie generazioni?
      Forse un giorno riprenderò questo lavoro, lo amplierò, lo completerò, e ne farò un volume a parte, dedicato unicamente all'infanzia, ai volti rosei, alle testine bionde, che Dio le benedica!
      Intanto, quando, parlando alle mamme, avrò ancora, per inciso a parlar di loro, saranno le ore meno faticose, le più care di questo lavoro, arduo per me, e forse seccante per chi lo legga.
      Purchè non riesca inutile affatto, sarà già qualche cosa.
     
      PARTE SECONDA
     
     
      LUCI ED OMBRE
     
     
      CAPITOLO I.
     
      La signorina.
     
      In casa Visite Pranzi Balli Ospiti in casa altrui Ai bagni ed in villa Corrispondenza.
     
      Quando penso che questo capitolo, dedicato alle giovinette che sono tutte freschezza, tutte azzurro, tutte luce, debbo cominciarlo brontolando, m'indispettisco contro me stessa. Sono dunque tanto decrepita, da non saper più sorridere ai vent'anni sereni e biondi?
      Ebbene no. Non voglio brontolare. C'è sempre modo di dire con garbo anche le cose più dispiacevoli. È una scoperta che hanno fatto i farmacisti quando hanno inventato di inargentare le pillole.
      Io non posso inargentare la mia vecchia persona.


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La gente per bene
di Marchesa Colombi
Editore Galli
1893 pagine 196

   





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