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      L'illuminazione sarà splendida. Che i cristalli e l'argenteria scintillino allegramente.
      In mezzo alla tavola si mettono soltanto i dolci e le frutta, ornati di fiori.
      La padrona di casa si mette un abito elegante, scollato o no, a seconda che il suo pranzo è più o meno di gala, e riceve gli invitati in sala.
      In Francia si usa far annunciare: "Madame est servie." Da noi il servitore apre l'uscio e dice: "È servito", sottinteso il pranzo. In molte famiglie adottano la formola francese. Ma è inutile, poichè si può farne a meno.
      La padrona di casa si rivolgerà lei stessa al signore che dovrà sedere alla sua destra, e lo inviterà ad accompagnarla in sala da pranzo. Se però fosse un sacerdote (e tengano bene a mente che, se s'invita un prete, bisogna dargli il posto d'onore, altrimenti bisogna far a meno d'invitarlo), se è un sacerdote, la signora non gli prenderà il braccio, e si limiterà a metterglisi accanto, ed a discorrere con lui, per fargli capire che dev'essere il suo vicino di destra. Il padrone di casa darà il braccio alla signora che deve stargli vicina, e s'incamminerà pel primo. Dietro lui seguiranno gli invitati, tutti gli uomini accompagnando le signore, ed evitando i complimenti sull'uscio, per non far attendere la padrona di casa, che deve rimaner l'ultima.
      Se la signora che dà il pranzo è vedova, o nubile, in faccia a sè metterà un vecchio parente od amico. Mai un giovinotto, a meno che lei fosse francamente vecchia.
      È soltanto nei pranzi di gran confidenza che si può scalcare in tavola; ed allora è il padrone di casa che si assume quell'incarico.


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La gente per bene
di Marchesa Colombi
Editore Galli
1893 pagine 196

   





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