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      Quella poveretta l'aveva presa sul serio, e vedendo due signori riscaldarsi in una questione alla sua tavola, s'affrettò a gettare in terra una magnifica salsiera di porcellana.
      Sciupò il suo abito, i calzoni del vicino; ma era troppo educata per dar importanza a quel disastro.
      Via non ci badino; è cosa da nulla, disse.
      Ed i due oratori ripresero il discorso al punto, preciso dov'era rimasto:
      E come le dicevo, la Prussia è una nazione che pensa; una nazione filosofica....
      Ma lasci stare! La Francia è la prima nazione del mondo....
      Un momento dopo erano più animati di prima, e la signora si credette in obbligo di rompere una fruttiera, più tardi una tazza da caffè senza ottener altro risultato, che l'interruzione di un momento.
      Se li avesse interrotti con garbo, ma francamente, la questione sarebbe finita senza lasciare sul campo la rovina di due servizi. All'opposto, bisogna aver grande cura noi stessi, e raccomandare caldamente ai servitori, di evitare, per amor del cielo, quei disgustosissimi incidenti, di rovesciamenti, di rotture, che obbligano sempre una persona a fare un atto eroico, per dimostrare uno stoicismo sovrumano, dinanzi ad un servizio guasto od un abito sciupato.
      Alzandosi da tavola la padrona di casa dà il braccio non più al suo vicino di destra, ma a quello di sinistra, e s'avvia per la prima alla sala dove si deve prendere il caffè, che servirà in persona aiutata dalle signorine. Gli invitati la seguono ed in ultimo viene il padrone di casa colla sua vicina di sinistra.


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La gente per bene
di Marchesa Colombi
Editore Galli
1893 pagine 196

   





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