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      Tuttavia, se in una casa si va a pranzo sovente, o a passar la sera con assiduità, il giorno di capo d'anno si darà una mancia alle persone di servizio, che si trovano all'entrata, senza mai cercare di quelle che sono assenti, il che parrebbe un mezzo di far conoscere ai padroni che si vuol fare una generosità.
      Per quanto meschino, strano, assurdo possa essere il servizio d'un pranzo, una signora ammodo si guarderà bene dal censurarlo, o dal metterlo in caricatura. Gli anfitrioni soltanto debbono avere in mente i due versi che ho messi per epigrafe a questo capitolo; gli invitati invece debbono ricordarsi che l'ospitalità non consiste nell'offrir molto, ma nell'offrire quello che si ha.
     
     
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      Ricevendo di sera, se la conversazione è numerosa, è indispensabile di far annunciare alla porta le persone che entrano, perchè la padrona di casa non potrebbe, dopo aver presentato un nuovo venuto, ripetergli tutta la litania dei nomi dei suoi ospiti, e ricominciare la medesima seccatura ad ogni persona che entra.
      Allora le presentazioni saranno parziali, ed il tatto della signora soltanto dovrà dirigerle, regolandosi sui rapporti di gusti, di professione, d'età, in modo che le persone che ha presentate le une alle altre si trovin bene insieme.
      Sa che una signora ha grande ammirazione per un poeta? presenterà quel poeta all'ammiratrice.
      Due persone che hanno viaggiato molto le saranno grate se le riunirà per discorrer delle loro impressioni.
      Tutti i melomani saranno lusingati d'essere presentati alle notabilità musicali.


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La gente per bene
di Marchesa Colombi
Editore Galli
1893 pagine 196