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      In teatro invece, dove i posti d'onore sono fatti per mettersi in evidenza, una signora vecchia li cede sempre alle giovani, fossero pure signorine. Può andare al teatro sempre, perchè l'arte si ama a tutte le età. Ma il suo posto è nell'ombra. Ci va per udire e vedere. Non per essere veduta.
      Una vecchia signora può benissimo tenere ricevimenti, e dare anche feste da ballo, per far divertire la gioventù. Sarà un atto di generosità e di abnegazione, che le guadagnerà tutte le simpatie.
      Ricevendo ospiti in campagna, toccherà a lei di combinare le partite di caccia, le lunghe gite e tutti quei piaceri dai quali i suoi invitati si asterrebbero se lei non può prendervi parte. Deve mostrarsi desiderosa che li godano loro, e fare cordialmente la sua parte di vecchia castellana, di fornire tutto l'occorrente, congedare e riaccogliere la comitiva alla soglia della casa, presiedere alla mensa. Se poi le sue forze lo permettono, può benissimo fare anche delle gite alpine senza che nessuno lo trovi fuori di proposito. È una questione di salute.
      E le feste solenni portino il dono della nonna ai nepoti, ai figli, alle nuore, alle giovani amiche. E sia accompagnato da parole d'affetto materno, da benedizioni. Quelle benedizioni, quell'affetto le torneranno centuplicati, e faranno un'aureola di serenità alla sua fronte canuta.
     
      PARTE SESTA
     
     
      PAROLE AL VENTO
     
     
      Gli uomini.
     
      Non si mettano sulle difese, signori. Io non ho la menoma intenzione di dare degli insegnamenti agli uomini sul modo di vivere. Figurarsi!


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La gente per bene
di Marchesa Colombi
Editore Galli
1893 pagine 196