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      E senza mandare quella lettera disperata che aveva scritta, volle ad ogni costo che si differissero le nozze per qualche tempo, finchè egli non si sentisse completamente ristabilito in salute.
      La signora Bellazio andò in persona a Gradate il giorno stesso per evitare che si facessero gli ultimi apparecchi; espose le circostanze che avevano inquietata pel momento la coscienza delicata di Marco, ed ottenne dalla signora Nardi, non solo una facile adesione, ma una vivissima approvazione per quella misura di prudenza, che mirava a non esporre sua figlia ad un matrimonio disgraziato. Le due vedove si separarono amichevolmente:
      - I ragazzi sono giovani, conclusero; quando Marco sarà guarito, se la Maria sarà ancora libera, si riuniranno.
      In casa Bellazio si riprese la solita vita. Da circa un anno, Marco aveva ottenuto il posto di direttore meccanico in una grande officina. Passati quei giorni di turbamento, ricominciò ad uscire il mattino pe' suoi lavori, ed a passare la giornata fuori. Era taciturno, e questo faceva meraviglia perchè aveva un carattere naturalmente sereno ed espansivo. Ma sua madre attribuì quella malinconia all'allontanamento della sposa, alle speranze che aveva lasciate svanire, e non gliene parlò. Alla fine di settembre madre e figlio andarono ad abitare il nuovo alloggio preparato per gli sposi; ma la sposa non c'era, e l'inaugurazione del quartierino elegante fu tutt'altro che festosa. La camera nuziale rimase chiusa, e Marco si fece mettere un letto nello studio, una stanzetta piccola dove stava rinchiuso tutte le ore che non erano reclamate dalle sue occupazioni fuori di casa, assorto in lunghe letture.


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Senz'amore
di Marchesa Colombi
Editore Alfredo Brignola
1883 pagine 181

   





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