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      E pochi anni prima andavano in carrozza...
      Conobbi molte persone buone e ricche, le quali s'intenerivano fino al pianto per quelle miserie. Gli spostati erano l'oggetto della loro massima compassione, ed inventavano ogni sorta di sotterfugi delicati per alleviare le difficoltà della loro vita, senza umiliarli. "Quelli che sono sempre stati poveri, dicevano, fanno minor pena, perchè sono avvezzi a quella vita, non si vergognano, possono fare ogni sorta di lavori, possono mendicare, e se la cavano sempre. Ma i poveri in guanti che debbono serbare una certa apparenza di benessere..."
      Una contessa ne conosceva uno che era figlio di un ricchissimo possidente. Soltanto pochi anni prima la sua famiglia era due volte millenaria; aveva carrozza, non se ne parla nemmanco, e servitù, ed una mensa ospitale; sempre gente a pranzo, sempre invitati a villeggiare nella sua bella campagna, e per lui maestri di lingue, maestri di musica, di scherma, d'equitazione, e che bei cavalli da sella! E l'aveva goduta fino a ventun anno questa cuccagna. Poi il padre s'era messo nelle speculazioni, tutto gli era andato male, e s'era ridotto con nulla; era morto povero. Ed il figlio era venuto a Milano con cinquanta lire al mese.
      Dio! se ho dovuto udirne, e farne, delle esclamazioni su quel miserrimo caso! E se n'ho ascoltate delle ammirazioni per quel giovane coraggioso, che s'accontentava di quella condizione finchè non gli capitasse di meglio! La contessa pietosa gli aveva offerta una cameruccia con pochi mobili in una sua casa che affittava ad operai, tanto per risparmiargli la spesa della pigione.


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Senz'amore
di Marchesa Colombi
Editore Alfredo Brignola
1883 pagine 181

   





Milano