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      La Maddalena sarebbe certo più fortunata.
      C'era sempre fra i pigionanti qualche preferito, pel quale si appassionavano tutti, madre, padre e figlio; quello era il candidato alle nozze della Maddalena. Portava dei biglietti d'ingresso pei teatri, accompagnava le due sorelle, vestite troppo in gala, ed ornate di vecchi cappellini e piume e gioielli falsi, avanzi di qualche cantante passata per le loro stanze mobiliate, pagava un gelato, o un bocconcino da cena al ritorno, che godevano tutti in famiglia sulla tavola della cucina; e questo bastava per farlo entrare in grazia: "Era gentiluomo, le aveva accompagnate rispettosamente come fossero state due dame; e generoso; e con che bontà si era messo a cenare in famiglia; si vedeva subito una persona bene educata; se la Maddalena sapeva accaparrarselo...."
      Poi il candidato se ne andava pei fatti suoi senza domandare la mano della ragazza, e diventava un briccone o poco meno.
      La Maddalena era troppo romanzesca per badare al denaro; per lei l'ingegno era tutto. Si innamorò d'un attore drammatico affatto ignoto, che era succeduto al cronista del giornale di teatri, nel sottoscala. Era poverissimo, ma si sentiva destinato alla gloria. Ammirava la cultura straordinaria della sartina; la dichiarava capace di comprenderlo, e sovente la sera recitava per lei sola delle scene, che nessun altro attore sapeva interpretare. Tutta la famiglia si commoveva, piangeva, lo trovava sublime. Poi, "con quella bontà delle persone d'ingegno", diceva la Maddalena, la faceva provare a recitare anche lei.


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Senz'amore
di Marchesa Colombi
Editore Alfredo Brignola
1883 pagine 181

   





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