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      Ma, a ciò che quello che Dio ordinò non mancasse effetto, ispirò nel guardiano di quella casa, chiamato frate Giovanni Perez, che prendesse tanta amicizia con l'Ammiraglio e gli piacesse così bene la sua impresa, che si dolesse della sua risoluzione e di quel che la Spagna per la sua partita avrebbe perduto. Laonde lo pregò che in niun modo adempisse quel ch'ei s'era proposto, giacché egli voleva andare a trovar la regina, nella quale sperava che, per esser egli, come era, suo padre di confessione, darebbe fede a quel che intorno a ciò egli le dicesse. Perché, quantunque l'Ammiraglio fosse già fuori d'ogni speranza e sdegnato, vedendo il poco animo e giudizio che trovava nei consiglieri delle Altezze loro, nondimeno, per il desiderio che dall'altra parte era in lui di donar questa impresa alla Spagna, si acquetò al volere e ai prieghi del frate, perché pareva a lui veramente d'esser naturale oramai della Spagna, per il gran tempo che vi era stato, mentre aveva atteso a cotal sua impresa, e per avere ancora acquistati figlioli in essa. Il che fu cagione ch'egli aveva rifiutate le altre offerte che gli altri principi gli avevano fatte, sì come egli riferisce in una sua lettera scritta alle loro Altezze, dicendo così:
      «Per servir le Altezze vostre io non ho voluto impacciarmi con Francia, né con Inghilterra, né con Portogallo, dei quali principi le Altezze vostre videro le lettere per mano del dottor Viglialano».
     
      CAPITOLO XIII
     
      Come l'Ammiraglio tornò al campo di Santa Fe, e tolse commiato dai Re Cattolici, non venendo in alcuna risoluzione con essi.


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Historie del S.D. Fernando Colombo
(Vita di Cristoforo Colombo)
di Fernando Colombo
pagine 337

   





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