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      Ma la mattina seguente conobbero che quel che avevano veduto erano nembi e nuvoloni, che spesse volte fanno mostra di chiara terra.
      Per questo, con assai dolore e fastidio della maggior parte, tornarono a seguire la via dell'occidente, la quale sempre avevano continuata, se non quando il vento glielo impediva e, tenendo sempre l'occhio attento ai loro segni, videro un alcatraz, e un rabo di giunco e altri uccelli simili ai sopraddetti, e il giovedì ai 27 settembre di mattina videro un altro alcatraz, che veniva di ponente e andava verso levante, e comparirono molti pesci dorati, dei quali ne ammazzarono uno col tridente, e passò loro vicino un rabo di giunco, e conobbero appresso che le correnti in quegli ultimi dì non andavano così ferme e ordinate come solevano, ma tornando indietro con le maree, e l'erba per il mare si vedeva in minor quantità che prima.
      Il venerdì seguente ammazzarono tutti i navigli alcuni pesci dorati, e il sabato videro un rabi orcado, il quale, ancorché sia uccello di mare, mai non vi riposa, ma va per l'aria perseguitando gli alcatrazi finché fa loro gettar per paura l'immondizia del loro ventre, la quale egli per l'aria raccoglie per suo nutrimento, e con tale astuzia e caccia si sostenta in quei mari, come si dica che si veggono più nei contorni delle isole di capo Verde. Poscia indi a poco videro altri due alcatrazi, e molti pesci rondini, che sono di grandezza di un palmo, e con due alette simili ai quelle del pipistrello volano talvolta quanto una lancia alto dall'acqua il tratto di un archibugio, quando più e quando meno, e talvolta cadono nei navigli.


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Historie del S.D. Fernando Colombo
(Vita di Cristoforo Colombo)
di Fernando Colombo
pagine 337

   





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