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      Non avevano armi, come le nostre, né le conoscevano; e però, mostrando loro i Cristiani una spada nuda, la prendevano per i fili scioccamente, tagliandosi. Nemmeno avevano cognizione alcuna di cosa di ferro, perché fanno le loro zagaglie, delle quali abbiamo detto, di bacchette con la punta acuta e ben cotta al fuoco, armandola con un dente di pesce invece di ferro. E poiché alcuni avevano segni di ferite, domandandosi loro per cenni la cagione di cotali segni, rispondevano parimenti per cenni che genti di altre isole venivano a prenderli, e che nel difendersi ricevevano di cotali ferite. Parevano persone di buona lingua e ingegno, perché facilmente tornavano ad esprimere le parole loro dette una volta. Specie alcuna di animali non vi era, eccetto pappagalli, ch'essi portavano a barattare insieme con le altre cose dette da noi, il qual commercio divise la notte.
      Poscia nel dì seguente, che fu ai 13 di ottobre, di mattina, scesero molti di loro alla spiaggia; e con le loro barchette, chiamate canoe, ai navigli venivano. Le quali canoe erano di un solo pezzo, fatte del tronco di un albero cavato come arteza, e le maggiori erano così ampie che capivano 41 e 45 persone: e di minori ve n'erano d'ogni maniera, fino a così piccole che non portavano più d'una persona. Vogavano con una pala simile alle pale dei forni, o a quelle con le quali si spatola la canapa: vero è che i remi non fermavano sopra l'orlo agli schelmi, come facciam noi, ma li mettono in acqua, e tirano in dietro, come zappatori.


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Historie del S.D. Fernando Colombo
(Vita di Cristoforo Colombo)
di Fernando Colombo
pagine 337

   





Cristiani