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      È ben vero che, quanto alla bontà, grandezza, e bellezza, dice che questa Isabella di gran lunga avanza le altre isole, perché oltre l'essere copiosa di molte acque, e di bellissimi prati, e alberi, fra i quali v'erano molti legni aloe, vi si vedevano eziandio certi poggi e colline che le altre isole non avevano perché erano molto piane: della cui bellezza innamorato l'Ammiraglio, e per far le cerimonie del possesso, smontò in terra in alcuni prati di tanta amenità e bellezza di quanto in Spagna sono nel mese di aprile; e vi si udiva il canto dei rusignoli e uccellini tanto soave che quasi non sapeva dipartirsene: né solamente volavano su per gli alberi, ma ancora per l'aria passavano tante squadre di uccelli che oscuravano la chiarezza del sole, la maggior parte dei quali era molto differente dai nostri. E poiché nel paese erano di molte acque e laghi, presso ad uno di quelli videro un serpente di sette piedi di lunghezza, e aveva largo un buon piede il ventre: il quale essendo molestato dai nostri si gettò nel lago: ma, perché non era molto profondo, l'uccisero con le lancie, non senza qualche paura e ammirazione per la sua ferocità e brutto aspetto. Il tempo poi insegnò loro che l'avessero per piacevole cosa, essendo questo il miglior cibo ch'abbiano gl'indiani, essendo che levata quell'orribile pelle e quelle scaglie di cui è coperto, ha la carne molto bianca, e di soavissimo e grato gusto, ed è dagl'Indiani chiamato Giovanna. Fornita questa caccia, desiderando essi di conoscere più di quella terra, per essere oramai sera, lasciato questo serpe per il dì seguente, nel quale ancora un altro ne uccisero come il primo avevano fatto, e camminando per la regione, trovarono una popolazione la cui gente a fuggir si pose, portando seco alla montagna quel che potè raccogliere delle robe sue.


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Historie del S.D. Fernando Colombo
(Vita di Cristoforo Colombo)
di Fernando Colombo
pagine 337

   





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