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      Questo paese, Serenissimi Principi, è in tanta maraviglia bello, e così supera ogni altro d'amenità e di vaghezza come il giorno vince di luce la notte. Laonde spesso io soleva dire alla mia compagnia, che, per molto ch'io mi sforzassi di fare intera relazione alle vostre Altezze di ciò, la mia lingua non potrebbe a pieno narrare loro il vero, né la mia mano scriverlo. E certo ch'io son rimasto stupito affatto vedendo tanta bellezza, né so come ragionarne, perché ho scritto delle altre regioni e dei loro alberi, e frutti, dell'erbe, dei porti, e d'ogni loro qualità degna, quanto io poteva scriverne, non già quanto io doveva, poi che tutti affermavano essere impossibile che altra regione sia più bella. Ma ora taccio, desiderando che questa sia veduta da altri che vogliono parlarne in scrittura; acciò che provino quanto poco più di me, considerato il merito del luogo, si può esser fortunato in iscriverne o ragionarne».
      Andando adunque l'Ammiraglio con le sue barche, vide fra gli alberi di questo porto una canoa tirata in terra sotto una frascata, la qual canoa era fabbricata di un piè d'un albero, ed era grande quanto una fusta di dodici banchi: e in alcune altre case in appresso trovarono un pane di cera e una testa di morto dentro a due cestelle appiccate ad una colonna. In un'altra casa poi trovarono il medesimo. Onde giudicarono i nostri che fosse ciò del fondatore della casa. Né però si vedeva gente dalla quale potessero i nostri informarsi di cosa alcuna, poiché, non sì tosto erano veduti i Cristiani, che coloro fuggivano dalle case loro e se n'andavano in un'altra parte del porto.


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Historie del S.D. Fernando Colombo
(Vita di Cristoforo Colombo)
di Fernando Colombo
pagine 337

   





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