Pagina (129/337)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      «E per questa nostra carta, o per la sua copia, segnata da notaio pubblico, comandiamo al principe don Giovanni, nostro carissimo e amatissimo figliuolo, e agl'infanti, duchi, prelati, marchesi, gran maestri degli ordini militari, priori, commendatori, e a quelli del nostro Consiglio, e uditori della nostra Udienza, giudici, e altre giustizie, qual si voglia che siano della nostra Casa, e Corte, e cancelleria, e ai commendatori, castellani dei castelli, e caseforti, e piane, e a tutte le comunità, assistenti, e governatori, giudici, capitani, ufficiali da mare, ed ai 24 cavalieri giurati, scudieri, altri ufficiali, e buonuomini di tutte le città, terre e luoghi dei nostri Regni, e Stati, e di quelli che voi conquisterete e guadagnerete; e ai capitani, comiti, contracomiti, e ufficiali e gente di mare, nostri sudditi e naturali, che ora sono o saranno per l'avvenire, ed a qualsivoglia di loro, che, essendo da voi scoperte e guadagnate dette isole e terraferma in detto mare Oceano, e fatto da voi, o da qualunque avrà vostra commissione, il giuramento e la solennità, che si ricerca in tal caso; abbiano per l'avvenire voi, mentre vivrete, e dopo voi vostro figliuolo successore, e di successore in successore per sempre per nostro ammiraglio del detto nostro mare Oceano, e per viceré, e governatore di dette isole, e terraferma che da voi don Cristoforo Colón sia scoperta e guadagnata; e usino con voi, e coi vostri luogotenenti, che in detti uffici di ammiraglio, viceré, e governator metterete, e in tutto quello che loro toccherà, e vi rispondano, e facciano rispondere con tutti quei diritti e altre cose che sono ai detti uffici annessi e appartenenti: e vi osservino e facciano osservare tutti gli onori, grazie, liberalità, preminenze, prerogative, esenzioni, immunità, e tutte le altre cose e ciascuna di esse che per ragion di detti uffici di ammiraglio, e viceré, e governatore dovete avere, e vi debbono essere osservate in tutto compiutamente: in guisa che non vi si tolga cosa alcuna; e che in ciò, né in parte di ciò non vi mettano alcuna difficoltà; né consentano che vi sia messa: perciò che noi per questa nostra lettera da quest'ora per allora vi facciamo grazia dei detti uffici di ammiraglio, e viceré, e governatore perpetuo per sempre mai; e vi diamo il possesso di quegli uffici e di ciascun d'essi, e piena autorità di poterli usare ed esercitare, e trarne i diritti e salari, ad essi ed a ciascun di essi appartenenti, secondo che di sopra si è detto.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Historie del S.D. Fernando Colombo
(Vita di Cristoforo Colombo)
di Fernando Colombo
pagine 337

   





Giovanni Consiglio Udienza Casa Corte Regni Stati Oceano Oceano Cristoforo Colón