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      In una di queste isole essi dettero fondo, e la chiamarono S. Martino, e cavarono pezzi di corallo attaccati alle punte delle ancore, per cui sperarono che si dovessero trovare altre cose di utile in tante terre. Ma quantunque l'Ammiraglio fosse desideroso di sapere ogni cosa, nondimeno, per andare a soccorrere quelli ch'egli aveva lasciati, volle seguire il suo cammino verso la Spagnola: ma per violenza del tempo il giovedì ai 14 di novembre sorse in un'isola nella quale comandò che si prendesse qualcuno per sapere dove si trovava, e mentre il battello tornava all'armata menando quattro donne e tre fanciulli che aveva presi, trovò una canoa nella quale erano quattro uomini e una donna, i quali, vedendo di non poter fuggire, vogando si apparecchiarono alla difesa; e così percossero due Cristiani con le saette, le quali scoccarono con tanta forza e destrezza che la donna passò una targa dall'un lato all'altro; ma, investendoli impetuosamente il battello, la canoa si travolse, e però li presero tutti in acqua nuotando; un dei quali così nuotando tirava di molte freccie come se fosse stato in terra. Questi avevano tagliato il membro genitale, perché sono dai Caribi presi in altre isole e poi castrati, se sono maschi, affinché ingrassino, quasi come noi usiamo d'ingrassare i capponi, a ciò che siano più saporiti al gusto.
      Quindi, l'Ammiraglio partito seguì il suo cammino all'Ovest-Nord-Ovest, dove trovò più di 50 isole che lasciava dalla parte di tramontana, e la maggior di quelle chiamò di Sant'Orsola e le altre undicimila Vergini.


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Historie del S.D. Fernando Colombo
(Vita di Cristoforo Colombo)
di Fernando Colombo
pagine 337

   





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