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      E quantunque da quei popoli avessero vettovaglie abbondantemente, nondimeno, perché non erano usi a quei cibi, li sentivano allora molto nocevoli. Per la qual cosa l'Ammiraglio si era risoluto di non lasciar nell'isola più di 300 uomini e di mandar gli altri in Castiglia, il qual numero egli conosceva, considerata la qualità dell'isola e delle Indie, essere bastante per tener quella regione in quiete e soggetta all'obbedienza e servizio dei Re Cattolici. Intanto, poiché oramai il biscotto finiva e non avevano farina, ma ben frumento, deliberò di fare alcuni molini ancorché se non distante una lega e mezzo dalla popolazione non si trovasse caduta d'acqua alta a tale effetto, nella qual cosa e in tutte le altre per sollecitar la maestranza era necessario che egli stesse loro sopra, perché tutti fuggivano la fatica. Deliberò appresso di mandar tutta la gente sana, fuorché i maestri e gli artigiani, alla Campagna Regale affinché, camminando per la regione l'acquetassero, e fossero temuti dagl'Indiani, e si avvezzassero ai loro cibi a poco a poco, poiché oramai di giorno in giorno mancavano quelli di Castiglia. Di questi mandò capitano l'Ojeda, finché giungessero a San Tommaso, perché quivi li consegnasse a mossen Pietro, il quale dovesse andar con loro per l'isola e l'Ojeda rimanesse per castellano nella fortezza, come quel che si era faticato il passato inverno in scoprire quella provincia di Cibao, che in lingua indiana vuol dire sassosa.
      E così l'Ojeda partì dall'Isabella il mercoledì 29 d'aprile alla volta di San Tommaso con tutta la suddetta gente, che passavano 400 uomini, e, poi ch'ebbe passato il fiume dell'Oro, fece prigione il cacico che quivi era e un suo fratello, e un nipote, e li mandò in ferri all'Ammiraglio; e fece tagliar le orecchie ad un suo suddito nella piazza della sua popolazione, perché venendo da San Tommaso tre Cristiani all'Isabella, questo cacico gli aveva dati cinque Indiani che portassero loro i drappi dall'altra parte del fiume per il guado, ed essi, quando furono a mezzo il fiume coi panni, se ne tornarono con quelli alla popolazione loro, ed il cacico, in luogo di castigare il delitto, aveva presi i drappi per sé, né li aveva voluti restituire.


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Historie del S.D. Fernando Colombo
(Vita di Cristoforo Colombo)
di Fernando Colombo
pagine 337

   





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