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      Costui, trovatala e lasciatala rivolta con la pancia all'insù, senza farle altro male, passa oltre a cercarne delle altre, perché esse non possono drizzarsi né muoversi dal luogo dove le lasciano per la loro gravezza. Avendone poi essi prese quante vogliono, tornano la mattina a far la scelta di quelle che più loro piacciono; e, lasciando andar le più piccole, portano via l'altre per mangiarle. In così fatta miseria vivono gli ammalati, senza che abbiano altro esercizio né altro cibo, per esser l'isola molto secca e sterile, senza alberi né acqua: onde bevono solamente di alcuni pozzi d'acqua molto grossa, e salmastra.
      E quei medesimi che sono alla guardia dell'isola, che era quell'uomo e altri quattro compagni suoi, non avevano altro esercizio che ammazzar capre e salarle, per mandarle poi in Portogallo. Di queste capre diceva esservi tanta copia per i monti, che qualche anno ne ammazzarono per tre o quattro mila ducati: e che tutte erano moltiplicate di otto capre che vi condusse il signore di quell'isola, chiamato Rodrigo Alonso, scrivano della entrata del re di Portogallo. E che spesse volte i cacciatori stanno quattro e cinque mesi che non mangiano pane, né altra cosa, salvo che di quella carne, o pesce: e che per quella cagione stimava molto il rinfresco che gli aveva fatto dare. E subito quell'uomo e i suoi compagni con alquanta gente dei navigli andarono alla caccia delle capre: ma, veduto che si ricercava molto tempo per ammazzarne quante facevano bisogno, l'Ammiraglio non volle fermarsi più, per la molta fretta che aveva.


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Historie del S.D. Fernando Colombo
(Vita di Cristoforo Colombo)
di Fernando Colombo
pagine 337

   





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