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      Ed essendo questa l'ultima terra dei Cristiani ch'ei vide, seguì il suo cammino per Sud-Ovest, finché si trovò in distanza di cinque gradi dall'Equinoziale, dove gli calmò il vento, avendo continuamente navigato con la nebbia di cui abbiamo detto di sopra; e quella calma gli durò otto dì con un caldo sì eccessivo, che abbruciava i navigli; e non c'era persona che potesse star sotto coperta; e se non era che piovve una qualche volta e che il sole si nascondeva, penso che si sarebbero arsi vivi insieme coi navigli, giacché il primo dì della calma, che fu chiaro, era così grande il caldo che niun rimedio potevano trovare se Dio non li soccorreva miracolosamente con la pioggia e nebbia sopraddetta. Per la qual cosa, essendosi alquanto discostato verso il settentrione, e trovandosi già discosto dall'Equinoziale sette gradi, deliberò di non accostarsi più all'ostro, ma di camminar dritto verso ponente, almeno finché vedesse come si fermava il tempo, poiché, per cagione del caldo, aveva perduti molti vasi, e crepavano i cerchi delle botti, e ardeva tutto il formento e la vettovaglia che portavano.
      Ed essendo già a mezzo luglio, dice ch'egli prese l'altezza del polo con gran diligenza e molta certezza, e che trovò grandissima e meravigliosa differenza da quel che soleva avvenire nel parellelo degli Astori. Giacché, stando qui le guardie nel braccio destro, cioè dalla banda dell'oriente, allora la stella tramontana era più bassa, e quindi si va innalzando, di modo che, quando le guardie erano sopra la testa, allora s'era innalzata per due gradi e mezzo; e da che di qua passava, tornava ad abbassarsi per i medesimi 5 gradi che era ascesa.


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Historie del S.D. Fernando Colombo
(Vita di Cristoforo Colombo)
di Fernando Colombo
pagine 337

   





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