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      La terra, che dalla Trinità videro, cioè dall'una punta all'altra, era distante 30 leghe da Est a Ovest, senza alcun porto, ma tutto il paese era molto bello, e gli alberi fino all'acqua, con molte popolazioni e casali, e con grandissima amenità: la qual giornata passarono in brevissimo spazio, dato che la corrente del mare era sì veloce verso l'occidente che pareva un rapido fiume così il dì come la notte, e a tutte le ore, nonostante che crescesse e scemasse l'acqua per la spiaggia più di 60 passi alle marette, come in San Lucar di Barrameda suole avvenire quando ingrossano le acque, perché, quantunque s'alzi e si abbassi l'acqua, non perciò lascia mai di correre verso il mare.
     
      CAPITOLO LXVIII
     
      Come l'Ammiraglio andò alla punta dell'Arenal, e una canoa venne a parlargli.
     
      Poiché videro che nella punta della Spiaggia non potevano aver lingua dalla gente della terra, né v'era la comodità per fornirsi di tutta quell'acqua che era loro necessaria se non con gran fatica, e che quivi non potevano rimediare ai navigli né alle vettovaglie, il dì seguente, che fu ai 2 d'agosto, l'Ammiraglio seguitò la sua via ad un'altra punta che mostrava essere l'occidentale di quell'isola, e chiamolla dell'Arenale: e quivi sorse, parendogli che i levanti, i quali corrono in quelle bande, non darebbero tanta fatica nell'andare e tornare alle barche in terra. E avanti che a questa giungessero, venendo per la loro via, cominciò a seguirli una canoa con 25 persone, le quali un tratto di bombarda lontani si fermarono parlando con voce alta.


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Historie del S.D. Fernando Colombo
(Vita di Cristoforo Colombo)
di Fernando Colombo
pagine 337

   





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