Pagina (205/337)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Ma non s'intendeva cosa alcuna, quantunque si può credere che ricercassero che genti fossero i nostri e di qual banda venissero, sì come eziandio gli altri Indiani solevano ricercar prima. Ma, poiché con parole non v'era mezzo di persuaderli che s'accostassero ai navigli, cominciarono a mostrar loro diverse cose acciò che entrassero in desiderio di averle, cioè bacini di ottone, specchi, e altre cose simili che gli altri Indiani sogliono stimar molto. Ma ancorché per questi segni si accostassero alquanto, tornavano tosto di grado in grado a fermarsi con alcuna dubitazione. Per la qual cosa, e anche per allegrarli con alcuna festa e provocarli alla venuta, l'Ammiraglio comandò che montasse sulla poppa il tamburino, e un altro che cantasse con un timpano, e che alcuni giovani cominciassero alcuna danza. Il che veduto dagl'Indiani, subito si posero in atto di guerra, imbracciando le rotelle che portavano, e con gli archi e freccie loro cominciarono a tirare a quelli che danzavano.
      I quali per comandamento dell'Ammiraglio, e perché non rimanessero senza castigo di quell'insolenza, e non disprezzassero i Cristiani, lasciata la danza, gli cominciarono a trar con le balestre, di modo che ebbero caro di poter ritirarsi, e se ne andarono di lungo ad un'altra caravella chiamata la Vacchina, a cui senza paura e dimora si accostarono: e il piloto montò con essi nella loro canoa, e li donò di alcune cose che loro piacquero molto; e dissero che, come fossero stati in terra, li avrebbero portato dalle case loro del pane; e con ciò se ne andarono verso terra: né quelli del naviglio vollero prenderne alcuno per dubitazione di non far dispiacere all'Ammiraglio.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Historie del S.D. Fernando Colombo
(Vita di Cristoforo Colombo)
di Fernando Colombo
pagine 337

   





Indiani Indiani Ammiraglio Indiani Ammiraglio Cristiani Vacchina Ammiraglio