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      Ma nondimeno mandò una caravelletta che chiamava il Corriero, per sapere se vi era passo tra quelle isole per l'occidente: la quale, avendo fatto poco cammino, tornò il dì seguente, che erano gli 11 d'agosto, dicendo che al fine occidentale di quel mare vi era una bocca di due leghe d'ostro-tramontana, e dentro un golfo rotondo con altri quattro golfetti, ad ogni lato uno, e che di ciascuno di quelli usciva un fiume, l'acqua dei quali cagionava che tutto quel mare fosse così dolce, e che ancora là dentro era molto più dolce che dove l'Ammiraglio si ritrovava, soggiungendo che veramente quelle terre, che mostravano essere isole, tutte erano una terra stessa continente, e che per tutto avevano trovato quattro e cinque braccia di fondo, e tanta erba di quella dell'Oceano, che appena avevano potuto passare per quella. Laonde, essendo l'Ammiraglio molto certo di non poter uscire per la via dell'occidente, lo stesso giorno tornò verso oriente, con proposito di uscire per lo stretto che si era mostrato fra la terra di Grazia sopraddetta che gl'Indiani chiamavano Paria, e la Trinità: nel quale stretto al levante alla punta della Trinità, ch'ei chiamò capo Botto, e al ponente alla punta dell'isola di Grazia, che chiamò punta della Lapa, e nel mezzo giacciono quattro isolette.
      La cagione perché gli mise nome capo del Dragone, fu perché veramente è pericoloso per la furia dell'acqua dolce che per là vuole uscire in mare: da che allora si cagionavano tre onde di mar grosso e di gran rumore, le quali si distendevano dall'oriente al ponente per tutta la sopraddetta Bocca.


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Historie del S.D. Fernando Colombo
(Vita di Cristoforo Colombo)
di Fernando Colombo
pagine 337

   





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