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      Ma per non andarvi senza far prova delle loro forze, avanti che il prefetto accrescesse le sue e desse loro degno castigo, deliberarono di passare per la villa della Concezione e prenderla all'improvviso, e uccidere il prefetto che dentro v'era e, quando pure ciò non fosse loro succeduto, di assediarlo. Di che avendo avuto il prefetto avviso, si preparò alla difesa, animando i suoi con parole, e offrendo loro di molti doni, e due schiavi per ciascheduno per servigio loro, e ciò perché egli aveva presentito che la maggior parte di coloro i quali aveva seco stimavano così buona la vita che Orlando ai suoi prometteva, che molti di essi ascoltavano le sue ambasciate. Per la qual cosa essendo entrato l'Orlando in speranza che di subito dovessero passar tutti dalla sua parte, aveva avuto ardire d'imprendere e di seguire quell'impresa; la quale non gli riuscì secondo il suo proponimento, perché il prefetto, oltre all'essersi provveduto, come abbiamo già detto, e oltre ch'era uomo di gran valore e che aveva la gente più salda nella sua devozione, si era appresso risoluto di fare con le armi quel che con la ragione e col buon consiglio non aveva potuto terminare. Laonde, messa insieme la sua gente, uscì della terra per assaltarlo alla strada.
     
      CAPITOLO LXXV
     
      Come l'Orlando incitò gl'Indiani del paese contro il prefetto, e se n'andò con la sua gente a Suragna.
     
      Vedendo adunque l'Orlando il fine della sua speranza tanto mutato, e che niuno di quelli del prefetto non passava a lui, come aveva pensato, deliberò di ritirarsi in tempo, e di seguire il suo primo cammino di Suragna, non avendo egli animo di aspettarlo: come che gli avanzasse lingua per parlare contro di lui vituperosamente, e per provocare gl'Indiani, ovunque passava, ad odio e a ribellione d'esso prefetto, dicendo che la causa perché si partivano dalla sua compagnia era per esser lui uomo di natura terribile, e vendicativo così verso i Cristiani come verso gl'Indiani, e d'avarizia molto insopportabile, per le molte gravezze e tributi che metteva loro, la somma dei quali se essi avessero ordinariamente portata, egli dall'altra parte l'avrebbe ogni anno accresciuta, quantunque ciò fosse contro il volere dei Re Cattolici, i quali non ricercavano altro dai loro sudditi che l'obbedienza e libertà, mantenendoli in giustizia e pace.


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Historie del S.D. Fernando Colombo
(Vita di Cristoforo Colombo)
di Fernando Colombo
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