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      A che l'Ammiraglio, sentendo sì arroganti parole, e fuor del suo costume di parlare, sospettò quel che potesse essere: laonde con simulazione e quietamente rispose, non vedere il modo di poter passare finché quelli che erano andati con le canoe gli mandassero un naviglio nel qual navigassero: e che egli più d'alcun altro desiderava l'andata per suo bene particolare e in generale per tutti loro, dei quali era obbligato a render conto: ma che, se altra cosa paresse, sì come altre volte s'erano ridotti i capitani e gli uomini principali che ivi erano per esporre quel che convenisse, anche allora, e più altre volte li farebbe ridurre, affinché di nuovo si discorresse sopra questo negozio. A che il Porras replicò non esservi luogo di tante parole, ma che s'imbarcasse tosto, o rimanesse con Dio: e con ciò volgendo le spalle, con alta voce soggiunse, Io me ne vado in Castiglia con coloro che vorranno seguirmi. Nel qual tempo tutti i suoi seguaci ch'erano presenti cominciarono a gridar forte, Vogliamo andar seco, Vogliamo andar seco: e, saltando altri dall'una parte, e altri dall'altra, occuparono i castelli e le gabbie con le loro armi in mano, senza alcun ordine né giudizio, alcuni gridando, Muoiano, altri, A Castiglia, A Castiglia, e altri, signor capitano, che faremo? E quantunque allora l'Ammiraglio fosse nel letto, oppresso dalla gotta in maniera che non poteva stare in piedi, non poté contenersi di non levarsi su per andar zoppicando a quel rumore. Ma tre o quattro personaggi onorati suoi servitori lo abbracciarono, acciò che la gente tumultuata non l'uccidesse, e lo riposero con fatica nel letto.


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Historie del S.D. Fernando Colombo
(Vita di Cristoforo Colombo)
di Fernando Colombo
pagine 337

   





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