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      Dopo alquanto tempo si hanno alcuni fiocchi che, separati colla filtrazione, tolgono al sangue la facoltà di coagulare (sostanza fibrinoplastica): facendo passare ancora altra anidride carbonica si separeranno delle masse vischiose, le quali aderiranno alle pareti del recipiente (sostanza fibrinogena).
      Queste due sostanze sono insolubili nell'acqua bollita o carica di gas acido carbonico, tutte e due riducono l'H2O2 in H2O + O.
      Sono solubili negli alcali caustici allungati: la differenza più spiccata tra di loro sta nella temperatura in cui le loro soluzioni coagulano.
     
      3.° gruppo: fibrina.
     
      Questa trovasi coagulata nel sangue, linfa, chilo, essudati patologici. Si prepara ordinariamente agitando dei vimini nel sangue uscente dai vasi: la fibrina s'appiglia ad essi sotto forma di fiocchi i quali, lavati ripetutamente in acqua ed alcool danno fibrina pura. Questa si presenta come massa gelatinosa, allo stato umido, ed, allo stato secco, come fiocchi bianchi insolubili nell'acqua. Gli alcali disciolgono la fibrina con produzione di albuminati alcalini.
      Gli acidi concentrati non disciolgono la fibrina, che invece si scioglie allorchè essi sono in soluzione. Una soluzione d'acido cloridrico trasforma la fibrina in una gelatina trasparente. La fibrina decompone l'H2O2 in H2O + O: perde questa proprietà col riscaldamento oltre i 72° centigradi.
      Nel sangue v'ha di fibrina circa 3 gr. su mille: allorchè la si fa coagulare spontaneamente da esso, è rossiccia perchè ha impigliati come in una rete tutti gli elementi istologici di esso.


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Compendio di chimica fisiologica
di Alfredo Cominelli
Editore Domenico Cesareo
1897 pagine 80